Carlo Nardi nato a Mendicino (CS) il 01/03/1932 e residente, in vita, nella fraz. Rosario (ora via dell’Accoglienza n.22) di Mendicino (CS).
La madre Emilia era casalinga mentre il padre Salvatore, Francesco era falegname ed è stato vice Sindaco del Comune di Mendicino. Diplomatosi presso l’Istituto Magistrale di Cosenza ha svolto il ruolo di Convittore presso il Convitto Nazionale di Cosenza. Nel 1958 è stato assunto alla Coldiretti e poi come funzionario presso il Patronato E.P.A.C.A. (Ente di Patrocinio di Assistenza Coltivatori Agricoli) di Roma, con sede di servizio a Cosenza (detto Patronato è nato dalla Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti – Coldiretti). E’ stato componente dello SCAU Servizio Contributi Agricoli Unificati nonchè componente del Comitato Provinciale di Assistenza e Beneficienza Pubblica presso la Prefettura di Cosenza sotto la Presidenza di S.E. il Prefetto. E’ stato nominato Giudice Popolare presso la Corte d’Assise a Cosenza. E’ stato eletto per due mandati Consigliere Comunale a Mendicino nonchè Consigliere ed Assessore della Comunità Montana “Serre Cosentine” di Mendicino. Prematuramente scomparso il 02/08/1988 per un tragico evento: annegato nel mare di Guardia Piemontese (CS) e giunto cadavere presso l’Ospedale di Cetraro (CS). All’atto della morte era sposato con Guarnieri Pia Maria, casalinga, con la quale ha avuto due figli Salvatore (ora Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi nella scuola pubblica nonché Delegato nella difesa del MIUR presso il Tribunale sez. Lavoro) e Manlio ( Dottore in Scienze Statistiche ed Attuariali e Responsabile Finanziario presso il Comune di Terranova ed il comune di Tarsia). La sua improvvisa e tragica morte ha profondamente scosso molti cittadini ed ha gettato la sua famiglia composta dalla moglie Pia Maria, casalinga di 40 anni ed i suoi due figli studenti Salvatore di anni 19 e Manlio di anni 16 in una situazione precaria e difficile. Nonostante le difficoltà i suoi due figli Salvatore e Manlio sono riusciti ad affermarsi nel campo lavorativo. Il figlio Salvatore (all’atto della morte del padre si era appena diplomato), si è subito dopo iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi Catanzaro, sostenendo e superando alcuni esami, ma difficoltà economiche e le esigenze familiari e lavorative non gli hanno permesso di terminare gli studi. Lavorando e partecipando a diversi corsi di formazione informatica e a diversi concorsi in tutta Italia è riuscito a raggiungere la posizione attuale. Mentre il figlio Manlio ha completato gli studi superiori ed iscrittosi presso l’Università degli Studi della Calabria, si è laureato in Scienze Statistiche ed Attuariali raggiungendo l’attuale posizione. Si allega Opuscolo con attestazioni di stima dopo 30 anni dalla sua morte.