Villa San Giovanni: la città che si affaccia sullo stretto di Messina
Storia
Villa San Giovanni deve il suo nome a re Ferdinando IV di Borbone che, con un decreto del 1789, diede fine a lunghe ed accese dispute fra le famiglie della nobiltà locale. Fino a quel momento, infatti, la città era stata conosciuta come Cene, Cenide, Colonna Reggina, Fossa, Fossa San Giovanni e Villa Fosse. Nel 1793, l’anno del terremoto, Villa San Giovanni incrementò notevolmente la sua popolazione ospitando numerosi superstiti provenienti da Fiumara. Di lì a poco incominciò un periodo di rapidi cambiamenti amministrativi: nel 1799 fu elevata al rango di università ottenendo l’autonomia all’interno del cantone di Reggio Calabria, nel 1807 divenne capoluogo di governo, nel 1811 di circondario. Nel 1860 fece la sua parte nella Spedizione dei Mille ospitando Giuseppe Garibaldi che, nella frazione di Piale, costrinse i borboni a firmare la resa. Durante la fine dell’ottocento si intensificarono gli scambi commerciali con le altre città costiere del Mediterraneo e fu avvertita l’esigenza di ampliare il porto. I lavori terminarono nel 1905 e realizzarono anche il raccordo tra la linea ferroviaria e l’invasatura delle navi. Solo tre anni più tardi, un nuovo violentissimo terremoto rase al suolo la città causando quasi 400 morti. La ricostruzione urbanistica avvenne secondo criteri moderni, con la costruzione di strade larghe e numerose palazzine. Nel 1927 il governo fascista decise di annettere Villa San Giovanni al comune di Reggio Calabria nell’ambito di un progetto denominato “grande Reggio”. Questo provocò la dura reazione della popolazione che riottenne l’autonomia amministrativa nel 1932.
Da vedere
– Il fenomeno della Fata Morgana:a volte, di mattina presto, durante l’inverno, dopo abbondanti piogge e solo in particolari condizioni di cielo sereno, si verifica il fenomeno della Fata Morgana: le particelle d’acqua rimaste sospese nell’aria dopo la pioggia creano come una gigantesca lente d’ingrandimento, facendo così in modo che la costa siciliana appaia distante da quella calabra solo poche centinaia di metri, mentre in realtà distano ben 3 km. Questo fenomeno si verifica solo sul litorale calabrese guardando la costa siciliana e mai viceversa.
Chiese
Tutte le chiese villesi datano la loro fondazione e costruzione originaria fra il XVIII ed il XIX secolo; dopo la distruzione causata dal disastroso terremoto del 1908, sono state tutte ricostruite fra gli anni venti e sessanta del secolo scorso. Le principali chiese del centro cittadino di Villa sono quella dedicata alla Madonna dell’Immacolata e quella della Madonna del Rosario.