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Greta Medini

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Si diploma appena sedicenne presso il Conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia con il massimo dei voti e menzione d’onore sotto la guida di Giuseppe Arnaboldi. A soli dieci anni intraprende un’intensa attività concertistica, in qualità di solista con numerose orchestre, eseguendo nelle più importanti città italiane i concerti di Bach, Vivaldi, Mozart, il Terzo Concerto in si minore op.61 di Saint-Saëns, e il Concerto in re maggiore op.77 di Brahms.

Nel luglio 2004 partecipa all’International Children’s Cultural and Art Festival di Shanghai, in qualità di migliore giovane violinista italiana. Nel gennaio 2005 ha suonato per il Presidente della Repubblica Ciampi in visita a Vibo Valentia, e nell’anno successivo è stata protagonista di una lunga tournée con la World Youth Orchestra, diretta da Damiano Giuranna, che ha toccato le maggiori città in Italia e si è conclusa in Africa ad El-Jem (Tunisia) e ad Algeri. In occasione del settimo Convegno Internazionale “Filosofia della musica – Musica della Filosofia”, organizzato dal Conservatorio di Vibo Valentia, ha collaborato in trio con la pianista Giorgia Alessandra Brustia e il violoncellista Antonio Ramous, eseguendo l’integrale dei trii di Mozart. È in questa occasione che entra a far parte stabilmente dell’Hipponion Ensemble.

Greta Medini è stata partner di illustri musicisti della scena internazionale quali Stefano Pagliani, Feren Szucs, Bruno Giuranna, Mariana Sirbu e Michele Marvulli.

Fin da piccola partecipa a corsi di perfezionamento e master class e da anni perfeziona i suoi studi sotto la guida di Felice Cusano. Ha vinto due edizioni (2003 e 2005) il Primo premio alla rassegna nazionale “M. Benvenuti” di Vittorio Veneto, e nel 2006 ha partecipato al concorso internazionale “Valsesia Musica” dove, su settanta concorrenti provenienti da tutto il mondo, è stata la più giovane partecipante ed unica italiana premiata in finale.

Dal gennaio 2009 membro del Trio dell’Accademia di Imola “Incontri col Maestro” assieme alla pianista Chiara Opalio e al violoncellista Alberto Casadei, sotto la guida del Maestro Konstantin Bogino.