Biografia: la partenza
Dopo aver frequentato solo qualche mese delle scuole medie, Francesco Bruno ancora bambino, raggiunse la sua famiglia in Canada, in cerca di una vita migliore portando, nella valigia del cuore, immagini, suoni, rumori, speranze e tanta nostalgia: il tepore della sua terra, le colline che circondavano la sua casa aprendosi con uno squarcio profondo verso il mare, i tramonti di fuoco che precedevano ogni sera, il canto dei grilli in estate e delle rondini in primavera, il brusio del vento fra le fronde dei secolari uliveti, i volti segnati dalla fatica e dal sudore di chi nella terra riponeva ogni speranza, i compagni di gioco.
Quando giunse a Montreal era inverno e abituarsi al freddo intenso, al nuovo ambiente, alla nuova lingua non fu facile, anche per un bambino volitivo e intelligente che, dopo un primo colloquio, fu iscritto a scuola e retrocesso a frequentare la terza elementare.
Iniziò distribuendo, casa per casa, i giornali percependo una percentuale sull’incasso dell’abbonamento settimanale, lavoro per il quale non era indispensabile la conoscenza della lingua.
Purtroppo, dopo qualche mese la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti, dove le possibilità di lavoro erano migliori.
Così perse il “lavoro”, i nuovi amici e vide vanificati gli sforzi che aveva fatto per imparare il francese e, per la seconda volta fu retrocesso alle classi inferiori e dovette imparare una nuova lingua, l’inglese.
Anche se molto impegnato nello studio, ben presto iniziò a lavorare come pizzaiolo. La svolta della sua vita, però, avvenne per caso.
La svolta
Chiamato da una connazionale per rifare il pavimento ad un bagno, eseguì il lavoro con molta attenzione ed impegno ( ed era la prima volta che aveva a che fare con mattonelle, cemento, ecc.) tanto che la voce si sparse e, così, fare il piastrellista divenne la sua principale occupazione, fonte di guadagni insperati.
Ritornato con la sua famiglia in Canada, quando ancora non aveva compiuto 20 anni, decise di mettersi in proprio e di creare una piccola impresa di cui era proprietario, manager ed unico operaio.
Numerosi sacrifici in breve lo fecero diventare uno dei più grandi installatori di marmi, ceramiche e graniti del Quebec prima e del Canada poi.
Attualmente è il presidente della Céramique inc, un’azienda leader del settore che realizza strutture anche negli USA e in altri paesi del nord America.
Aver fatto fortuna non ha cambiato Francesco Bruno che ha conservato intatti i valori più genuini della sua terra: la fede, l’amore per la famiglia e per il suo paese natio accompagnate da una grande generosità e da spirito filantropico che lo ha ispirato nella realizzazione di una grande opera: la ristrutturazione e l’ammodernamento del reparto di urologia oncologica presso il General Hospital di Montreal intestato a suo fratello Giuseppe, scomparso 6 anni fa a seguito di una patologia oncologica.
Francesco ritorna spesso in Italia, soprattutto per lavoro, ma anche per rivisitare i luoghi di origine che ha insegnato ad amare anche a sua moglie e ai suoi figli, ai quali ha tramandato usi, tradizioni, cultura e dialetto.
In occasione della celebrazione della sesta giornata degli Amanteani nel Mondo, svoltasi il 6 agosto 2010, nella quale il nostro conterraneo ha avuto la sorpresa di poter rivedere e riabbracciare i suoi vecchi compagni della scuola elementare della frazione Giardini, sono state pubblicamente riconosciute le sue doti di imprenditore e le sue virtù di cittadino.