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Gianna Maria Canale

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Gianna Maria Canale, personaggi Calabresi

Gianna Maria Canale: biografia

Nata nel 1927 a Reggio Calabria, Gianna Maria Canale è una segretaria d’azienda quando, a soli vent’anni, si classifica seconda al concorso di Miss Italia, dopo Lucia Bosè e prima di Gina Lollobrigida. La sua sofisticata bellezza non passa inosservata e il cinema le apre le porte: dopo una parte di scarso rilievo recitata nel film operistico Rigoletto (1946), di Carmine Gallone, arriva il successo grazie al regista Riccardo Freda che, ammaliato dalla sua avvenenza, le offre un ruolo importante nel film Il cavaliere misterioso (1948). Con Freda inizia presto un intenso connubio artistico e umano, tanto che il regista lascia la moglie per spostarsi con la Canale in Brasile, dove vengono girati Guaranay (1948) e O caçula do barulho (1949). Due volte al fianco del grande Totò, in Totò le mokò (1949) e ne Il coraggio (1955), nel ‘54 l’attrice riscuote un grande successo grazie al film Teodora, imperatrice di Bisanzio, che la consacra nei ruoli in costume. Ma dopo l’eccellente recitazione La Gerusalemme liberata (1957), dove interpreta un’indimenticabile Armida, comincia un lento declino. Dalla fine degli anni ‘50, sebbene protagonista indiscussa del genere peplum, interpreta film di scarso spessore (a parte la parentesi con Vittorio De Sica nel film Il boom). Colpita momentaneamente da una paresi facciale, dopo un grave incidente  automobilistico, si ritira.