Propaggine estrema della catena appenninica, il Massiccio dell’Aspromonte, Parco Nazionale dal 1994, occupa il cuore della provincia reggina: situato tra lo Jonio e il Tirreno, come un’impervia piramide, la cui cima più alta raggiunge quasi i 2.000 metri, offre la bellezza di un universo inviolato.
Mare e monti in un unico, grandioso scenario: dalle vette sovrastanti le gigantesche dorsali lo sguardo abbraccia gli alti pinnacoli di roccia, che scemano verso profondi e verdi valloni; il paesaggio, talvolta aspro e difficile, via via si addolcisce, digradando verso ampi terrazzi coltivati, o si perde in macchie intricate, ridiscendendo verso i letti argentei delle fiumare e sciogliendosi, infine, lungo la linea dell’orizzonte, nel turchese del mare.
Agli arenili sconfinati della Riviera dei Gelsomini, dove, dalle dune di sabbia assolate si respira il profumo delle zagare e dell’elicriso, si contrappongono, sul Tirreno, le falesie e le alte scogliere strapiombanti, a delineare l’incanto della Costa Viola: spiagge bellissime, a ragione famose per l’abbacinante splendore del loro profilo, in cui cielo e mare sembrano fondersi nello stesso azzurro dei monti, e la terra tutta, velata dalla stessa azzurra magia, sembra anch’essa filata nel medesimo ordito del cielo e del mare.
Appena oltre le coste, un manto arboreo ricchissimo, che, sebbene difforme per il diverso clima tra i due opposti versanti, come un’immensa oasi ammanta col suo verde una smisurata estensione, giungendo fino alle quote più alte: un autentico paradiso per le numerose specie di animali, alcune delle quali ormai molto rare, che qui hanno trovato il loro rifugio ideale. Infine, la magia delle acque, con sorgenti e ruscelli, laghetti, cascate e torrenti impetuosi a rompere i profondi silenzi di una natura sovrana in uno dei luoghi più belli e suggestivi del Mediterraneo.