L’arte della terracotta viene ancora tramandata a Gerocarne
La mani degli artisti di Gerocarne in grado di creare ceramiche di alto livello. Ogni oggetto è unico con una sua storia e una sua identità. Il laboratorio, diventa scrigno di memorie passate, dove i maestri si cimentano in un lavoro che si perde nella notte dei tempi ma che si è riuscito a reinventarsi e rinascere nella modernità. Come un rituale, i passaggi sono scanditi dal tempo e dall’abilità del vasaio. Così, a Gerocarne, piccolo centro del Vibonese, nell’antica bottega, l’arte della terracotta “Papillo” si tramandano di padre in figlio, i segreti del mestiere.
Una gestione familiare, basata sull’impegno e sul sacrificio, che incanta per la naturalezza dei gesti, per la cura dei particolari. Un viaggio che valorizza un’arte secolare, fatta di pazienza e precisione, che rischiava di scomparire: “Parte tutto dalla frantumazione dell’argilla” spiegano e illustrano gli artisti. A contribuire alla sopravvivenza, l’amore nei confronti del mestiere e della propria terra: “La passione mi ha fatto rimanere qui, a Gerocarne, a fare il lavoro di papà. Quando uscivo da scuola, finivo i compiti e mi ritrovavo nella bottega di famiglia“, racconta Tommaso Papillo. Un processo lento, quello che porta alla creazione del vasellame utilizzando antiche tecniche che si conclude nella cottura in forno. Una struttura del 1500 ancora viva e perfettamente funzionante.