Le bellezze naturali di Cosenza: una straordinaria varietà paesaggistica
Terra di contrasti e di luce, la provincia di Cosenza racchiude nel suo magico scrigno una straordinaria varietà paesaggistica: sullo sfondo di un mare azzurrissimo, ripide scogliere si ergono verso il cielo, titani di roccia che, sul Tirreno, ora si innalzano, minacciosi, a picco sulle onde, ora ripiegano in bianche falesie, ora ridiscendono tra grotte e calette, congiunte da ponti rocciosi coi dorsi inarcati, infine digradano su lunghe spiagge sabbiose, per correre, solitari, verso alti promontori. Sullo Jonio, invece, monti e colline discendono dolcemente verso ampi arenili di sabbia, spesso delimitati da fitte pinete.
A separare i due mari, a nord della provincia cosentina, l’imponente massiccio del Pollino, Parco Nazionale dal 1993. Caratterizzato da un paesaggio mutevole e aspro, esso presenta imponenti banchi di calcare che si alzano improvvisi, inframmezzati da incantevoli praterie d’alta quota, i cui piani ondulati sono racchiusi dalle cime più alte; il corpo centrale del massiccio è delimitato, verso est, dall’incredibile gola del Raganello, un torrente che, per oltre 10 chilometri, scorre tra pareti verticali, che a volte sfiorano gli 800 metri. Con i suoi rami contorti, le forme sofferte modellate dai venti, la capacità di vegetare nei luoghi più impervi, il pino loricato, emblema del Parco Nazionale, è il sacro custode di questa natura inviolata, la cui ricchezza botanica e faunistica ha pochi eguali in Italia.
Più a sud, nel cuore della Calabria, un altro Parco Nazionale, quello della Sila, arricchisce con uno straordinario e inatteso paesaggio nordico il patrimonio naturalistico della regione: è un altopiano ricoperto da immense foreste di conifere e di faggi, addolcito dalla presenza di splendidi laghi, torrenti scroscianti e pascoli sconfinati, che nella bella stagione si accendono di mille colori.