Mario Oliviero al meeting Deutscher Reiseverband: la Calabria è l’ Italia ancora da scoprire
Il presidente della Regione Mario Oliverio è intervenuto stamane nel Teatro “Cilea” di Reggio Calabria per l’apertura del 68° Meeting della Deutscher Reiseverband, che ha portato in Calabria oltre 600 delegati e che ha a tema ” Pensa globale! Il turismo come motore di uno sviluppo sostenibile“.
L’importante appuntamento dei maggiori operatori turistici della Germania ha contato la partecipazione del ministro federale per la cooperazione e lo sviluppo economico della Germania, Gerd Müller, e dell’ex presidente del parlamento europeo e deputato del Bundestag Martin Schulz. Sia con Müller che con Schulz il presidente Oliverio si è intrattenuto in colloqui cordiali.
“Quando, più di un anno fa, abbiamo deciso di candidare la Calabria come sede del 68° meeting annuale della Federazione tedesca del turismo- ha detto Oliverio presentando la regione agli ospiti tedeschi- sapevamo che sarebbe stata una sfida importante, che avrebbe richiesto investimenti e sforzi notevoli. Questo evento è un’occasione per rafforzare i già solidi rapporti tra il nostro paese e la Germania che è il più importante interlocutore sul piano degli scambi economici e commerciali, non solo dell’Italia ma anche della Calabria. La nostra regione è la ‘longa manus’ dell’Europa proiettata nel cuore del Mediterraneo. L’attenzione verso la Calabria è in crescita. La ” Rough Guide”, nel gennaio 2016, l’ha indicata come una delle mete top, la guida MasterCard l’ha indicata nella lista dei dieci tesori nascosti da scoprire. Il New York Times l’ha collocata tra le 52 mete imperdibili per il 2017, per l’eccellenza di una nuova leva di chef che ha saputo riscoprire e riproporre i nostri sapori tradizionali. Al loro fianco si è schierata l’ambasciatrice della cucina italiana nel mondo, Lidia Bastianich, che ha dichiarato che i cibi trend per il 2018 sono quelli calabresi.”“Questi importanti riconoscimenti mirati a mettere in risalto la qualità dell’offerta della Calabria hanno intercettato le tendenze di chi ama viaggiare alla ricerca di un turismo sano ed ecocompatibile che percorre le coste e le aree interne alla ricerca di cibo biologico a km zero- ha proseguito-. La Calabria da questo punto di vista è un vero scrigno di rarità. Qui, antiche varietà di frutta, ortaggi, e oltre 300 varietà di vitigni altrove perduti, hanno attraversato il tempo e sono giunti fino ad oggi, preservati in aree interne a lungo isolate, conservando un’antica genuinità. Per questo ha ragione il presidente di Drv, mister Fiebig, quando definisce la nostra terra genuina. Assieme a lui se ne sono accorti importanti osservatori. Ad esempio abbiamo registrato anche la considerazione di Erik Asimov che per il New York Times ha consacrato un nostro vitigno millenario, il Gaglioppo di Cirò, inserendolo tra i 12 vitigni rari e di maggior valore al mondo.”“ Mi piace ancora ricordare che la Calabria è la patria della dieta mediterranea- ha indicato Oliverio ai delegati operatori turistici – , e proprio in Calabria, a Nicotera che il professor Ancel Keys, caposcuola di un nuovo stile alimentare e di benessere psicofisico, nel 1957 ha individuato la dieta che avrebbe denominato appunto ‘mediterranea’, riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco. Lo stesso stile alimentare che lo scienziato italiano Walter Longo della University Southern California e dell’istituto di Oncologia molecolare di Milano ha definito la ‘dieta della longevità’.”“ La Calabria è la Magna Grecia- ha rimarcato il presidente della Regione- , terra di antichi miti che hanno segnato la storia dell’umanità : Ulisse, Scilla, Cariddi, Milone, la Fata Morgana. E’ la terra dei Bronzi di Riace, il più entusiasmante ritrovamento archeologico marino del ‘900. Musei come quello di Reggio Calabria ed ancora di Sibari e di Locri, che insistono sull’area archeologica, sono ricchi di testimonianze delle radici della nostra storia. Un passato che non dimentica Pitagora, con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni. Rimasta ai margini delle rotte turistiche di massa, la Calabria oggi è ‘l’altra Italia’ ancora da scoprire. È in crescita l’interesse turistico verso la montagna calabrese. Stiamo riscontrando un buon flusso da tutta l’Europa di appassionati di outdoor che stanno scoprendo le nostre montagne e le nostre coste per praticare sport all’aperto, a contatto con la natura. Le condizioni climatiche anche particolarmente miti ci consentono di lavorare per un allungamento della stagionalità turistica e perché no, anche residenziale. La Calabria- ha spiegato ancora- possiede tre parchi nazionali: quello del Pollino con antichi borghi e in alta quota esemplari millenari di pino loricato, il Parco della Sila, attraversato da una linea ferroviaria su cui corre ancora una gloriosa locomotiva a vapore del 1926 e dove sono presenti laghi, piste da sci di fondo e impianti di risalita per gli sport invernali; il Parco Nazionale dell’Aspromonte, dove praticare il bird watching, conoscere antiche usanze di comunità dove ancora si parla il greco e dove in inverno di può sciare guardando il mare. E ancora il Parco regionale delle Serre, con la Certosa di Serra San Bruno e il Museo delle Reali Ferriere di Mongiana. Questi sono alcuni dei comprensori dove è possibile praticare il benessere psicofisico che è fatto anche di sport e vita sana in linea con le tendenze dello ‘slow tourism’. Per favorire questo tipo di turismo ci siamo dotati di una importante rete di ciclovie, già operative, come la Norman Douglas Ultra Trail , che ripercorre il cammino fatto dallo studioso inglese aglj inizi del 900 e abbiamo programmato a breve la Ciclovia più lunga del mediterraneo, quella della Magna Grecia, che percorre le coste della Calabria, e una seconda ciclovia che partendo dal Parco del Pollino attraverserà tutti i nostri parchi fino a Reggio Calabria.”“Paradossalmente- ha spiegato Oliverio- il ritardato sviluppo e il passato isolamento di alcune aree di questa regione, diventano ora un valore aggiunto a cui si può accedere grazie ai voli diretti che abbiamo istituito dalle principali città tedesche ed europee. In questi anni abbiamo investito per rendere più accessibile questa regione rispetto all’Europa. Abbiamo realizzato una gestione unitaria del nostro sistema aeroportuale, creando le condizioni per rilanciare i collegamenti di aeroporti come quello di Reggio Calabria e di Crotone. L’aeroporto di Lamezia, che è l’aeroporto hub internazionale della Calabria, nel corso degli ultimi anni ha allargato notevolmente i collegamenti internazionali. Ad esempio, è collegato con 16 destinazioni nella sola Germania: Francoforte, Colonia, Monaco, Stoccarda, Düsseldorf, KarlsRhue- Baden , Niderrain, Amburgo, Hannover, Dresda, Lipsia, Berlino, Brema, per un numero totale di circa 1500 voli. Inoltre abbiamo approvato una nuova legge di recente, a favore della charteristica che sta portando ottimi risultati. I flussi dei charter, grazie a questa nuova legge regionale, hanno registrato nel corso di questi ultimi 9 mesi un incremento del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.”“ ‘Inverno caldo come il latte’: così un poeta definiva il clima della Calabria, un clima che si presta ad un turismo mordi e fuggi di un weekend per fare una full immersion ad una latitudine che da luce e temperatura mite per lunga parte dell’anno, Ma anche per un turismo dai tempi dilatati. Sempre di più sono gli over 65 che decidono di trasferirsi per una buona parte dell’anno in Calabria da paesi come quelli scandinavi o centro- europei. Abbiamo in corso un imponente progetto di valorizzazione dei borghi- ha informato il presidente Oliverio- su cui stiamo investendo cospicue risorse per incentivare la nascita di strutture per l’ospitalità diffusa e per dare una risposta alla filosofia del turismo esperenziale, aprire ad una più approfondita conoscenza delle nostre tradizioni culturali ed enogastronomiche. Si tratta di un progetto strategico che permette di avvicinare al meglio anche il nostro patrimonio storico ed architettonico, fatto di castelli, abbazie, conventi, e di conoscere le grandi figure di pensatori che hanno lasciato traccia nel sapere dell’umanità, da Cassiodoro a Bernardino Telesio, da Gioacchino da Fiore a Tommaso Campanella” ha affermato infine Oliverio che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla preparazione dell’importante evento ed anche annunciato che dal 24 di ottobre al 4 novembre prossimi la città di Rende ospiterà un Oktoberfest in gemellaggio con la città di Monaco di Baviera.Ad introdurre i lavori del congresso degli operatori turistici tedeschi, moderati dalla giornalista de La Repubblica Tonia Mastrobuono, è stato il presidente DRV Norbert Fiebig che ha tenuto un discorso. Fiebig ha ancora voluto sottolineare come il congresso si tenga per la prima volta in Italia e come sia stata ” una ottima scelta la Calabria, regione che ha tanto da offrire” invitando i delegati a dare il proprio contributo per comunicarne le bellezze.Il Congresso ha inoltre contato le relazioni del ministro Gerd Müller, che ha parlato della collaborazione nell’ambito dell’aiuto per i paesi allo sviluppo e turismo; dell’ex presidente del parlamento europeo e deputato del Bundestag Martin Schulz; di Reiner Meutsch, dell’ istituzione HELP & Fly che ha parlato su ” 200 scuole in paesi in via di sviluppo: come il turismo può provvedere all’educazione?”. Nel pomeriggio il congresso proseguirà con diversi forum tematici.