Palmi: la città natale di Francesco Cilea
E’ un comune di 19.569 abitanti, il più grande della Provincia per numero di abitanti dopo il capoluogo Reggio Calabria ed è la città natale del grande compositore Francesco Cilea.
Il territorio
Palmi è sita a ridosso delle pendici del monte Sant’Elia (582 m s.l.m.), e sovrasta un tratto di Costa Viola. Confina con il comune di Seminara e con il comune di Gioia Tauro.
Non molto distante dal centro di Palmi si trova la frazione “Palmi Taureana” di interesse paesaggistico e turistico-balneare; un piccolo centro abitato che si sviluppa su un’area stretta dal mare e dalla montagna cadente a picco sul mare da dove ha inizio la Costa Viola che da Palmi si estende fino a Santa Trada con un sistema di spiagge, terrazzamenti e scogliere, tra cui il celebre “Scoglio dell’ulivo” e la spiaggia della Marinella. Nelle immediate vicinanze del Lido di Palmi è stata rinvenuta un’area di interesse archeologico con i ruderi dell’antica Taurianum.
L’insediamento abitativo di Palmi sorse, probabilmente, intorno al X secolo, ad opera dei profughi di Taurianum, distrutta dalle incursioni saracene. Nel 1549 subì l’invasione del pirata Draught Rais fu riedificata, munita di cinta muraria e torri, nello stesso luogo, ad opera del Conte Carlo Spinelli da cui poi prese il nome di Carlopoli.
Palmi, con il suo impianto cinquecentesco, le mura e le tre porte principali, venne rasa al suolo dal terremoto del 1783, ricostruita con un disegno nuovo e con nuove ambizioni urbane fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1894 e nuovamente distrutta dal terremoto del 1908; tra i pochissimi edifici sopravvissuti la Chiesa del Crocefisso, a pianta rettangolare con abside, a unica navata, rimaneggiata dopo il terremoto del 1908, collegata al monastero tramite un chiostro, e nella quale recentemente, in un ambiente posto sotto l’altare principale, è stata rinvenuta una camera mortuaria dei monaci che conserva gli originali sedili in pietra.
Palmi, un tempo Casale di Seminara, nel 1811 fu posta a capo di un Circondario comprendente i comuni di Pietrenere, Seminara, Gioia Tauro e Melicuccà e nel 1816 fu sede di Distretto provinciale comprendendo i circondari di Laureana, Galatro, Polistena, Casalnuovo, Oppido e Sinopoli.
Le attrazioni
Una delle attrazioni particolari è lo “scoglio dell’ulivo”, con il caratteristico alberello d’ulivo sulla sommità dello scoglio in mezzo al mare.
Gli eventi
L’estate palmese offre una vasta gamma di eventi, fra i quali spiccano: la festa di San Fantino (il Santo più antico della Calabria sec. IV), che conserva ancora oggi i caratteri della tradizione bizantina (Divina liturgia in lingua greca e benedizione dei cavalli e cavalieri in costume d’epoca); la tradizionale processione di San Rocco del 16 agosto (molto sentita dalla popolazione locale) e la rinomata festa della Varia, la manifestazione più importante di Palmi.
Alla Varia, grande carro sacro, che rappresenta l’Assunzione della Vergine, è unita la devozione alla Madonna sotto il titolo della Lettera, che i palmesi, prendendo esempio da Messina, elessero la loro protettrice. La devozione, poi, del Sacro Capello, conferma ulteriormente l’origine della festa importata a Palmi da Messina e testimonia le ottime relazioni dei palmesi con i messinesi.