Il Peperoncino: il protagonista della tavola calabrese
Il Peperoncino (Capsicum annuum), autentico protagonista della tavola calabrese, e’ un alimento antichissimo, gia’ conosciuto in Messico nel periodo tra il il 7.000 e il 5.000 a.C. e poi portato in Europa da Cristoforo Colombo, di ritorno dalle “Americhe” Capsicum frutescens, Capsicum pubescens, Capsicum baccatum, Capsicum chinense, tra le specie più diffuse; tutte, comunque, ricche di vitamine C e contenenti la capsacina, principio attivo che determina il gusto piccante.
Il Peperoncino di Calabria deve precise caratteristiche: forma conica, conica allungata, dritta e sottile oppure tonda, a seconda delle diverse varietà; colore verde o rosso intenso, con polpa compatta e croccante. Le proprietà terapeutiche e gli effetti vasodilatatori lo rendono un prodotto conosciutissimo e dalle mille virtù, non solo gastronomiche. A Diamante, lungo l’alto Tirreno cosentino , dove ha sede l’Accademia Italiana del Peperoncino, cosi’ come in molti abitati dei centri storici calabresi, sui balconi fanno bella mostra di se’ le “reste” (collane) di peperoncini che si fanno essiccare al sole: una volta secchi, i peperoncini si possono poi ridurre in polvere o in scaglie e se ne può fare l’uso più diverso; presenti sia in preparazioni montane che marinare (dai salumi alla sardella) essi danno un tocco inconfondibile ai più diversi piatti. Gustosissimi anche ripieni, conservati sott’olio nei vasi, o in confettura, per accompagnare i formaggi,entrano persino nei dolci (squisita,ad esempio la cioccolata) e nei liquori. E per i più appassionati, a Diamante, ogni anno nella prima meta’ di settembre, addirittura il festival del peperoncino, con oltre cento stand per degustare gratuitamente leccornie piccantissime, mentre a Maierà, sempre nel cosentino, addirittura un museo in cui far rivivere la storia di questo alimento pieno di “Fuoco”.