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Presentata la sede calabrese “Stazione Zoologica Anton Dohrn”

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Presentata la sede calabrese dell’Istituto nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie marine, la “Stazione Zoologica Anton Dohrn”

Apre la sede calabrese dell’Istituto nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie marine, la “Stazione Zoologica Anton Dohrn“, fondato a Napoli dal medico naturalista di cui porta il nome e attualmente tra le più prestigiose realtà di ricerca sul mare d’Europa.

A presentarla,  stamane lunedì 2 Luglio 2018, nella sala Oro della Cittadella regionale,  il presidente Mario Oliverio, l’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, Silvio Greco  che sarà direttore della sede dell’Istituto ed ancora Antonio Ciminelli, sindaco di Amendolara, la città sullo Jonio cosentino che ospiterà il laboratorio.

Ringrazio Silvio Greco per aver raccolto il mio invito a ragionare sulla necessità di avere sul territorio della nostra regione un Istituto pubblico di ricerca sul mare– ha detto nell’incontro di presentazione il presidente Oliverio- . La nostra regione, con circa 830 km di costa e una ricchezza di biodiversità anche marina, non  poteva privarsene con l’assessore Rizzo abbiamo pertanto attivato gli uffici per agevolare la realizzazione di  questo straordinario progetto, a partire dal fornire una sede, e si sta lavorando  per la firma di una convenzione tra Regione e Stazione Zoologica, che sancisca la collaborazione.”“ La Calabria– ha messo in rilievo ancora-  chiede alla stazione zoologica il supporto scientifico necessario a valorizzare e conservare l’immenso patrimonio subacqueo dei nostri mari, partendo dalle foreste di corallo nero fino ai cavallucci marini, in modo che sempre più appassionati possano vedere queste straordinarie, uniche bellezze. Fornire, poi, alle amministrazioni locali suggerimenti e studi sulla gestione integrata della fascia costiera, su pesca, acquacoltura, erosione, inquinamento; essere istituto di riferimento nella gestione dell’Area Marina protetta di Isola Capo Rizzuto e del Parco regionale di Protezione Ambientale, nonché dell’Agenzia regionale di Protezione ambientale.”“ La presenza dell’istituto- ha informato il presidente Oliverio-  ci consentirà di svolgere un ruolo attivo per la valorizzazione del nostro importante patrimonio,  ma anche per farne un attrattore, intercettando, come stiamo facendo in altri casi, una nicchia di domanda turistica rappresentata, in questo caso,   dagli amatori del mondo subacqueo.” 

“E’ un risultato straordinario per la regione Calabria– il commento dell’assessore Rizzo- , innanzitutto per la professionalità che viene messa in campo dal professor Silvio Greco e con un’attività che potrà essere messa in campo partendo dalla Secca di Amendolara, con una sua valorizzazione ma, soprattutto,  guardando all’ente parco marino  che abbiamo istituito da poco mettendo insieme tutti  i parchi marini che erano presenti in Calabria, ed all’area marina protetta. Credo- ha aggiunto la delegata regionale all’Ambiente–   che oggi si sia  fatto un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda la valorizzazione e il monitoraggio degli habitat naturali; un tassello importante che va a completare un lavoro che abbiamo iniziato con il metodo Carlit. Come noto,  abbiamo già avviato un rapporto collaborativo con il professor Ballesteros  e stiamo conducendo  un lavoro importantissimo per quanto riguarda la Posidonia marina che è un agente importante per stabilire la pulizia e l’igiene dei nostri mari. Continueremo con la presenza della stazione zoologica e soprattutto con l’impegno del professor Greco a lavorare in questo campo, potendo assicurare lavoro e specializzazione ai giovani calabresi.” A spiegare l’attività della sede, proprio quest’ultimo.“ Apriamo una sezione del secondo istituto mai aperto al mondo di biologia marina, con il  primo aperto nel 1782, una delle realtà scientifiche più prestigiose d’Europa. Al via  questa sede regionale dell’istituto – ha sottolineato Greco- consci della responsabilità,  perché la regione Calabria oltre ad avere l’estensione di 830 km di coste è uno degli hotspot di biodiversità del Mediterraneo. Avremo due laboratori:  uno sullo Ionio e uno sul Tirreno. Il primo- ha spiegato-  e  più importante, ad Amendolara, che ha tra l’altro una delle secche più importanti del Mediterraneo,  e quindi  una sede di rappresentanza a Catanzaro. Partiamo da subito ed abbiamo già lanciato un piano di reclutamento rivolto a ricercatori e tecnologi. Il mio sogno è che venga accolto da ricercatori e tecnologi che magari si sono formati fuori Italia e che tornano in Calabria”.

A rimarcare l’importanza dell’apertura della sede della stazione zoologica in Calabria e dirsi orgoglioso per ospitarne il laboratorio sullo Ionio, il sindaco di Amendolara, Ciminelli. L’incontro è stato ancora occasione per il presidente Oliverio per riaffermare un altro rilevante impegno.  “ Il lavoro di questi anni svolto di concerto con la Capitaneria di porto ed  una serie di autorità che hanno competenza sul mare ci ha consentito di fare notevoli passi in avanti in direzione della salubrità delle acque. Per quanto riguarda la depurazione abbiamo messo in campo un  grande progetto- ha infatti ricordato-, in fase avanzata,  che in questi giorni sta contando la sottoscrizione delle convenzioni con  i Comuni,  con le quali trasferiremo risorse dopo aver fatto uno screening impianto per impianto sul loro stato,  per  evitare sperpero di risorse, sovrapposizione di interventi e quindi mancata efficacia. Contemporaneamente, c’è un intervento in corso d’opera  per  monitorare  le  strutture attuali per fare in modo che la manutenzione ordinaria e straordinaria siano presenti. C’è una task force che abbiano allo scopo  costituito. La presenza dell’Istituto nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie marine è motivo di monitoraggio scientifico della qualità delle acque del mare oltre che valorizzazione del patrimonio del nostro mare, ricchezza peculiare ed estremamente importante.”