Quotidiano della Calabria: il primo quotidiano calabrese
Una sfida vinta in poco tempo con la caparbietà, l’orgoglio e l’entusiasmo della calabresità positiva (che spesso si muove a fatica su sentieri impervi e scivolosi) quella del Quotidiano della Calabria, oggi una realtà solida e sana nel panorama regionale.
Il percorso nel difficile settore dell’editoria inizia il 13 giugno 1995 con l’uscita in edicola del Quotidiano di Cosenza e Provincia, grazie all’intuizione di quattro giovani non ancora trentenni: Raffaele Giordanelli, Donatella Guido, Franco Giannone e Francesco Schirinzi, guidati dai direttori Francesco Gallina e Pantaleone Sergi, prestigiosa firma di “Repubblica”, e sostenuti dagli imprenditori e i professionisti più autorevoli di Cosenza.
Nasce così la Giec (Gruppo industriale editori calabresi) con un capitale sociale di 270 milioni di vecchie lire.
Una vecchia rotativa, una Goss Community, che con i suoi ingranaggi completamente meccanici aveva già macinato pagine e pagine, garantisce l’uscita in edicola del giornale, accolto con grande entusiasmo dalla società civile, abituata a decenni di monopolio e desiderosa di un’informazione pluralista e di un quotidiano calabrese, realizzato in Calabria.
Un quotidiano capace di svolgere non solo il ruolo di osservatore e testimone di una realtà piena di sfaccettature, ma anche di incidere profondamente nelle abitudini, nel costume, nella cultura della regione, infrangendo tabù, affrontando argomenti scottanti con la massima libertà e senza nessun condizionamento.
Una presenza, quella del Quotidiano, che si è rivelata sempre più partecipe e attiva nella vita della regione.
Nel 1996, infatti, l’orizzonte si allarga e all’edizione di Cosenza e Provincia va ad aggiungersi quella di Reggio, seguita nel giro di pochissimo tempo dalle edizioni di Catanzaro, Vibo e Crotone.
Il Quotidiano diventa ancora più incisivo con il cambio della società editrice, la Finedit, guidata dal giovane e intraprendente editore Francesco Dodaro e della direzione. Dal Gruppo L’Espresso arriva Ennio Simeone che porta con sé una lunghissima e qualificata esperienza e un’importante carica innovativa. Il Quotidiano acquista nuovo slancio, ulteriore credibilità e autorevolezza, diventa una tribuna aperta a tutti i calabresi, che si sforza di dare un’informazione corretta, onesta, puntuale, senza condizionamenti e senza intolleranze.
Conseguentemente il numero delle copie aumenta in modo cospicuo. Dal piccolo magazzino originario la redazione, nel frattempo cresciuta, si sposta pochi metri più giù in una sede più consona.
Il grande salto avviene tra il 1998 e i primi anni 2000. Si apre la bella e grande sede in via Mattia Preti, sempre a Castrolibero. Una struttura moderna che colpisce sempre molto favorevolmente chiunque vi entri per la prima volta. Accanto al corpo centrale un altro edificio collegato la rende ancora più maestosa, insieme al capannone, con la una nuova rotativa che consente di stampare più pagine, con più colore.
La platea dei giornalisti operanti nel territorio diventa sempre più vasta e molti cominciano a diventare professionisti, grazie anche a una battaglia con l’Ordine, sostenuta, fatto unico in Italia, persino dall’editore, e in un arco di tempo ristretto, cosa altrettanto eccezionale nel panorama non solo regionale, ma anche italiano che vede il precariato protrarsi molto a lungo e non sempre con esito positivo.
Il piccolo giornale di Cosenza e Provincia, diventato ormai regionale, con pazienza e duro lavoro riesce in un’impresa considerata fino a qualche anno prima impossibile: scardinare il monopolio esercitato per mezzo secolo da un’altra testata nata in Sicilia e ridare una speranza in più a una regione afflitta da mali atavici, aprendo così la strada a nuove imprese editoriali a carattere provinciale e regionale. Una speranza che nel settore avevano già dato, ma per un periodo troppo breve, testate come Il Giornale di Calabria e Oggi Sud, fucine di validissimi giornalisti affermatisi poi sulla ribalta nazionale.
Con il Quotidiano della Calabria oggi la speranza è una certezza che fa guardare con più fiducia al futuro. Per la prima volta un quotidiano nato nella regione taglia il traguardo degli oltre dieci anni e lo fa, nel 2007, con un nuovo cambio di direzione. L’arrivo dal Mattino, altra testata storica del Sud, di Matteo Cosenza, brillante professionista e validissima guida, porta un’altra ventata di novità e di modifiche significative e un ulteriore arricchimento del prodotto (inserti, pagine speciali e una seconda parte che diventa quasi un altro giornale) con uno sguardo particolarmente attento alla cultura. Lo sforzo di far venire fuori e mostrare la Calabria positiva diventa una delle nuove linee guida della testata, proiettata così verso un ulteriore sviluppo e il consolidamento di un’autorevolezza conquistata con passione tra mille difficoltà.