Home News Arte e Cultura Rotella vs Dada: l’inaugurazione al Maon

Rotella vs Dada: l’inaugurazione al Maon

2276
0
Rotella vs Dada: l'inaugurazione al Maon| Eccellenze Calabresi| News
ROTELLA VS DADA / Da Duchamp e Man Ray al New Dadaismo”

Rotella VS Dada: l’inaugurazione della mostra al MAON. Oliverio: si aprono le celebrazioni del centenario della nascita di uno dei più grandi artisti italiani”

“Con la mostra “Rotella VS Dada” al Maon di Rende si aprono le celebrazioni per il Centenario della nascita di uno dei più grandi artisti italiani del Novecento, illustre figlio della nostra terra”.

E’ quanto ha affermato il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, che ha inaugurato la mostra “ROTELLA VS DADA / Da Duchamp e Man Ray al New Dadaismo” allestita al MAON, Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, di Rende, curata dal noto critico d’arte, Tonino Sicoli, nel centenario della nascita di Mimmo Rotella. La mostra presenta un nucleo importante di opere poco note del maestro calabrese, messe a confronto con una selezione di opere di autori dadaisti, a dimostrazione dei legami con un filone culturale fra i più rivoluzionari delle avanguardie storiche. L’evento rientra fra i progetti PEC 2014-2020 della Regione Calabria.

“Il segno lasciato da Mimmo Rotella nell’arte contemporanea -ha detto Olivero- si è proiettato nei movimenti dell’avanguardia del ‘900 collocandosi tra le espressioni più interessanti del panorama artistico mondiale. La mostra del Maon è straordinaria e importante perché offre un’interessante selezione di opere, di non facile reperimento,  coerentemente proposte da Tonino Sicoli, per la fondazione Capizzano,  a cui va riconosciuto il merito di aver saputo dar vita, attraverso un non facile lavoro,  ad una prestigiosa istituzione nel campo dell’arte contemporanea, nel meridione d’Italia”.

“Auspico -ha concluso Oliverio- che questa interessante raccolta di opere possa trovare il riscontro che merita anche tra i giovani, per divulgare sempre meglio la conoscenza di questo sagace artista, che, partito dalla nostra terra, ha saputo raccogliere il consenso della critica più attenta, che ha riconosciuto in lui una delle espressioni più provocatorie del secolo scorso.”