Sei etichette made in Calabria ricevono il massimo riconoscimento delle Quattro Viti assegnato dall’Associazione Italiana Sommelier
Ben sei vini calabresi hanno ricevuto il massimo riconoscimento delle Quattro Viti assegnato sul prestigioso volume “Vitae – La Guida Vini 2019”, dedicato all’eccellenza enologica italiana e redatto dall’Ais, l’Associazione italiana sommelier guidata da Antonello Maietta. La guida, presentata a Milano il 20 ottobre scorso, che quest’anno conta 2080 pagine, battendo ogni record dell’editoria del settore, offre un panorama di 2.000 cantine recensite, con oltre 15.000 vini degustati rigorosamente alla cieca. Tra questi ben 614 hanno ottenuto l’ambito riconoscimento. La Calabria è salita sul podio con sei etichette, quattro rossi e due bianchi: Timpamara 2016 Terre del Gufo di Donnici (CS), Terra Damia Rosso 2015 Cantina Odoardi di Nocera Terinese (CZ), rosso Catà 2016 delle Cantine iGreco di Cariati (CS), Terre di Cosenza Pollino Magliocco 2016 Tenute Ferrocinto di Castrovillari (CS), bianco Efeso 2017 Azienda vinicola Librandi di Cirò Marina (KR) e Cirò Bianco Mare Chiaro 2017 Ippolito1845 sempre di Cirò Marina (KR). Inoltre il rosso Timpamara 2016 della cantina Terre del Gufo di Donnici è entrato anche nella rosa dei 22 vini a cui l’Ais ha attribuito il premio speciale Tastevin, un riconoscimento che conferisce per sottolineare le scelte coraggiose di chi vive la terra ogni giorno. Per ogni regione infatti è stato scelto un prodotto che “celebra il miracolo della natura ed al contempo ringrazia chi si impegna ad ascoltarla ed assecondarla, per consegnarne i frutti migliori anche in questi anni di scompiglio climatico”.
Nella nuova guida Vitae 2019, scrive in una nota la presidente Ais Calabria, Maria Rosaria Romano, “la Calabria non sfigura neppure per gli altri riconoscimenti altrettanto lusinghieri. Il rosè Rosa Amara delle cantine Spadafora e il Nerone di Calabria 2014 della Cantina Criserà di Catona di Reggio Calabria hanno avuto attribuito il titolo di vini Cupido (amore al primo sorso, il ‘coup de coeur’ dei francesi) e altri quattro vini calabresi, il Cirò Bianco E-venti 2017 della Cantina Caparra e Siciliani di Cirò Marina, il bianco 91 della Cantina Enotria di Cirò Marina, il bianco Liberty 2017 della Marrelli Wines di Isola Capo Rizzuto e il Cirò bianco Santavenere di Cirò sono stati gratificati col Salvadanaio che segnala in guida i vini col miglior rapporto qualità-prezzo”. Sfogliando la nuova guida dell’Ais, si scopre, inoltre quanto siano nutrite sia la pattuglia di cantine presenti che la batteria di etichette “made in Calabria”: ben 41 aziende illustrate e circa 200 vini selezionati e recensiti. “Si conferma, insomma, Vitae 2019, una guida che accende i riflettori anche su un’enologia come quella calabrese” che Maria Rosaria Romano definisce “da anni, ormai, avviata decisamente su un percorso di crescita e di qualità del prodotto, puntando con tecniche moderne sul territorio con le sue antiche tradizioni e sulla riscoperta e la valorizzazione di un ampio e preziosissimo patrimonio di vitigni autoctoni”.